20 Giugno 2019
L’architettura come veicolo di emozioni
Il Nido Comunale d’Infanzia a Guastalla, Reggio Emilia, si caratterizza per la distribuzione lineare degli spazi e dall’utilizzo di vetrate come elementi educativi.
L’architettura come veicolo di emozioni

Realizzato nel 2014 con un’accurata composizione di 50 telai portanti, il Nido Comunale d’Infanzia progettato da Mario Cucinella Architects a Guastalla, Reggio Emilia, è un perfetto esempio di come l’architettura possa essere in grado di veicolare emozioni e allo stesso tempo favorire la concretizzazione di una varietà di esperienze. Lo spazio, pensato e realizzato per una giovanissima utenza, si articola in aule e luoghi di relazione e gioco, disposti in direzione longitudinale.

All’interno questa distribuzione lineare viene percepita, nonostante le forme sinuose create con un sapiente utilizzo ritmico delle strutture in legno, grazie alla stretta interconnessione visiva che collega tutti gli ambienti. Una correlazione ottenuta tramite l’impiego di numerose vetrate, la cui realizzazione è stata affidata a Promo. Il ruolo delle vetrate, ancorate alla struttura tramite un sistema di profili superiori e inferiori realizzati in modo da massimizzare le trasparenze, si è rivelato per il Nido Comunale d’Infanzia un fattore tecnico e progettuale cruciale, sfruttato come elemento educativo e conoscitivo in linea con il concept dell’architetto. Mettendo in relazione visiva luoghi diversi, si è ottenuto un progetto in grado di produrre stimoli visivi diversificati.

Lo spazio ottenuto si presta a ospitare molteplici occasioni di esperienza per l’infanzia, in un ambiente che avvolge i bambini facendoli sentire al sicuro, come nella pancia di una balena. Il lavoro dell’architetto non si è limitato alla realizzazione di una forte connessione visiva tra gli ambienti interni, ma si è spinto oltre verso una correlazione tra ambienti interni ed esterni. Anche in questo caso, il ruolo dell’involucro vetrato esterno, realizzato da Promo utilizzando un sistema di facciate continue Metra, è strategico: le vetrate mettono in stretta relazione le aule con la natura, non privando i bambini degli stimoli derivanti dall’ambiente circostante.